Paper therapy

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Dal 25 febbraio “Paper therapy” sarà disponibile negli store online e nelle librerie (quindi da quella data sarà spedito o potrai acquistarlo subito).

 

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Quando lo scorso aprile una delle editor della Fabbri Editori mi ha contattata per propormi di scrivere un libro, sono rimasta così: a un passo dalla felicità.

Impossibile.

Impossibile volessero un libro firmato elinor marianne.

“Fai tu, scrivi tu, come vuoi tu”.

Mi ha detto così.

Aveva solo il titolo, già lì pronto, cucito per me.

“Perché è quello che fai, perché quello che sei”.

Paper therapy

No, impossibile.

Impossibile per chi tra l’odore di carta e di sigari al caffè ha imparato quasi tutto ciò che sa: la lingua dei simboli tipografici – il legame segreto che si instaura tra redattore e autore; a correggere un testo con rispetto e dedizione; a riconoscere la grammatura della carta sotto i polpastrelli; a viaggiare per mezza Europa con le bozze in borsa, per convegni e fiere del libro; a trasformare un’idea in una scaletta di argomenti, e poi in un indice, in capitoli; a riscrivere stando nell’ombra.

Impossibile per chi scrive ovunque, scrive sempre, riempie quaderni e agende come panini imbottiti, per chi sente il fruscio della carta e sorride, ma ha sempre il senso dell’incompiuto.

Oltre che la paura di non essere all’altezza – di un progetto così grande poi.

Impossibile per una che disegnava di notte e nel fine settimana, e all’alba. Per chi impacchettava nella sua amata casa in collina, per chi con quel groppo in gola ha firmato il contratto per la sua piccola boutique della carta sperando di farcela. Perché quella cosa lì, quella sua idea era così lontana da ciò che le persone intendono quando dici “cartoleria”.

Ma l’unica che potesse funzionare per lei.

Per una che cercava di far quadrare i conti, di unire quella ragione e quel sentimento che sono nel nome elinor e marianne e forse anche nel mio.

E ancora adesso continua con felicità a impiastricciarsi di colla, a ritagliare con le sue brutte forbici verdi, a decorare le sue pagine, a impreziosirle di sticker, di ritagli, di parole, sapendo che accanto a sé e oltre quello schermo ha tantissime persone che in un modo simile decidono che quel tempo che dedicano a loro stesse, per fermarsi, riflettere, alleggerire, lasciar andare, celebrare è prezioso.

Tra le forme d’amore più preziose che esistano.

E allora sai che c’è.

C’è che in questi anni quella parola, “impossibile”, siamo riuscite a spostarla un po’ più in là. E ancora un po’ più in là.

E allora sì: ho scritto un libro!

Ed è anche grazie a te che sono riuscita a farlo. Alla presenza, alle parole, all’affetto, al sostegno a ogni collezione, a ogni progetto piccolo e grande in tutti questi anni.

Ho scritto un libro che ha dentro esercizi di pratica quotidiana di scrittura, stralci del mio diario, pagine creative che spero possano esserti di ispirazione per creare le tue, per trovare il tuo modo per raccontare, per raccontarti, capirti attraverso la carta. Consigli, racconti, illustrazioni.

Un libro da tenere sulla scrivania, da sottolineare, leggere e rileggere quando non sai cosa scrivere, quando hai bisogno del consiglio di un’amica, di una guida gentile per iniziare o continuare; quando hai bisogno di ispirazione, di magia.

Per me è un sogno, un sogno pensare che il filo sottile che lega tutte le nostre agende, tutti i nostri quaderni, prosegue con un libro.

Per una che è “nata” tra i libri, è un cerchio che si chiude, o forse qualcosa che si apre, ancora una volta.

Un sogno pensare che magari attraverso questo libro altre persone possano decidere di intraprendere quel viaggio che è un’agenda, un quaderno.

Che poi non sono mai solo agende, solo quaderni quando ci metti la tua vita dentro.
Vivi, e poi scrivi.